Eventi e notizie - Anno 2009

Trova tutte le novità

FAQ - Domande frequenti

Per qualsiasi informazione o per maggiori dettagli contattateci tramite email o telefonicamente. Per tutti i recapiti andate nella sezione contatti.

Certamente per segnalazioni di nuovi eventi o notizie inviateci un email con tutti i dettagli. Saremo lieti di inserirla nel nostro reparto notizie.

Nesun problema, inseriamo sul nostro sito o sulla nostra pagina facebook tutti le informazioni e i dettagli di tutti gli incontri avvenuti e dei prossimi in calendario.

Comunicato stampa

Dalle ore 20,30 di Lunedì 10 Agosto a Monopoli Vivi la Strada fa la 1a Tappa con il Progetto: “Ama la strada come te stesso” con il patrocinio del Comune di Monopoli, del comando di Polizia Municipale

Ministero delle infrastrutture e Trasporti/Direzione Generale sud e Sicilia,

spot e statistiche oltre a tutto il lavoro di un anno dell’ associazione Vivi la Strada .it ha realizzato nelle varie piazze e istituti scolastici di Puglia e Basilicata Alle 22,30 ci sarà il collegamento telefonico con Waterloo e Bruxssell per l’apertura in Belgio di una sede distaccata di Vivi la strada .it Alle 22,45 le forze dell’ordine daranno una lezione pratico dimostrativa di soccorso in un sinistro stradale tutti i corpi presenti daranno prova di professionalità all’intervento simulato. Saranno allestiti stands di varie associazioni per divulgare la cultura del volontariato, distribuiranno materiale informativo , tutti i corpi di Polizia metteranno a disposizione mezzi e attrezzature specifiche che vengono utilizzate nei sinistri stradali, sarà anche presentato l’ultimo collare cervicale in dotazione sulle autolettighe del 118 dato a Vivi la Strada per dimostrazione dall’AVPA di Castellana Grotte, la Famiglia di Lino Lippolis donerà a Vivi la Strada .it un casco integrale nel ricordo di Lino scomparso il 7 Marzo 2009 in un incidente di Moto, la famiglia di Stefania e Mariano Belviso genitori di Roberto saranno presenti nel suo ricordo del piccolo 14enne che fu falciato e ucciso il 18 novembre 2008, Roberto è ancora vivo tra di noi perché Mariano e Stefania in quel triste giorno dettero l’autorizzazione all’espianto degli organi , Partner importante è l’Associazione “Uniti per i Risvegli “ che porterà testimonianze dal risveglio dal coma. In un angolo della piazza sarà esposto di un mezzo a quattro ruote per i ragazzi che non vogliono indossare il casco e per guidarlo non c’è bisogno della patente. Il 10 Agosto ebbene farsi un carico di Cultura di sicurezza stradale non mancate a questo appuntamento per i valori della vita. Info: Comando di Polizia Municipale di Monopoli Magg. Dott. Michele PALUMBO Tel. Uffici Comando Polizia Municipale Aldo Moro con il progetto: alle Politiche Sociali del Comune di Polignano a Mare e il Comando di Polizia Municipale la della strada” controllo alcolemico con L’ETILOMETRO in dotazione a Carabinieri e Polizia Stradale non mancheranno stands di associazioni di volontariato.

Brindi..Amo alla vita”a Polignano a Mare dalle ore 21,00 alle 22,30 in piazza“Brindi..Amo alla vita” l’Assessoratopromotore serata di sensibilizzazione contro l’Alcool e le vittimecocktail alla frutta e scecheranno succhi di frutta, sulla grande piazza saranno adisposizione mezzi e attrezzature delle forze dell’ordine


pubblicato il 07 Agosto 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

IN DIRETTA

DOMENICA 26 LUGLIO 2009 Diretta Televisiva da TELE PADRE PIO su SKY 9.30

La Cultura della Comunicazione per la sicurezza stradale Qui è possibile vedere l'intera puntata andata in onda:

qui il video della puntata

Dott.ssa Paola Russo Direttore Tele Padre Pio Dott. Francesco Mastrosimini del 118 Dott.ssa Maria Teresa Angelillo Stefania Bruno(Mamma di Roberto Belviso Vittima della Strada) Cosimo Sibilia Capo S. V.V.F. di Putignano Tonio Coladonato - addetto stampa vivi la strada .iT Luogo: San Giovanni Rotondo SKY-WEB


pubblicato il 27 Luglio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PREVENZIONE_FORMAZIONE_SICUREZZA

PER I RISVEGLI impegnata nella prevenzione grazie alla partecipazione nelle iniziative estive di VIVI LA STRADA Il 9 e 10 luglio si è tenuta presso la sede dell’Unione Europea, a Bruxelles (Belgio), la seconda conferenza europea per la sicurezza stradale: European Youth Conference for Road Safety. L’associazione “Vivi la Strada .it” ha rappresentato l’Italia, membro di altri 26 paesi dell’Unione Europea con due rappresentanti: la Neuropsicologa Dott.ssa Maria Teresa Angelillo e l’Infermiera del 118 della Asl/Ba Macha Ivone. La conferenza è iniziata con l’elargire tante idee per la prevenzione, la dott.ssa Angelillo ha proposto alcune idee interessanti: subito si è parlato del casco, elemento principale che può salvare una vita, si deve assolutamente eliminare il casco non omologato del tipo elmetto a “scodella” e puntare molto all’uso del casco integrale,continuando a fare stage e formazione negli istituti scolastici, facendo partecipi studenti e industriali per la produzione di esemplari interessanti, pensati e studiati dagli stessi utenti, con colori, disegni, forme e stili ricercati, oltre ad abbinare un abbigliamento moderno alla moda, organizzare un concorso per stimolare l’intesa utente-produttore lasciando i giovani liberi di esprimere il loro linguaggio. Tra i ventisei paesi riuniti intorno al tavolo di lavoro i più “agguerriti” erano il Lussemburgo, che ha portato alla conferenza le statistiche della sua nazione, dimostrando che, facendo delle buone campagne di sensibilizzazione, senza traumatizzare e reprimere l’utente, si è notato un calo di incidenti, morti e feriti in un solo anno, è vero anche che il Lussemburgo non è grande come l’Italia, ma la statistica tiene opportunamente conto dell’intera popolazione statistica. “Vivi la Strada .it” ha presentato il progetto: “Ama la strada come te stesso ” – “La Notte Bianca”. L’associazione già da due anni è attiva ed ha collaudato format per la formazione, comunicazione per la cultura sulla sicurezza stradale, dove Medici,Infermieri, soccorritori, Operatori di Polizia, Vigili del Fuoco, Volontari, Medici Neuropsicologi, Medici Legali partecipano a questo progetto che ha trovato, in un anno, il contatto con 25.000 giovani, tra studenti e frequentatori di locali notturni. Si è anche fatto notare che “Vivi la Strada .it” non ha mai ricevuto somme da enti o ministeri, ed ha fatto tutto sulle spalle dei soci, volontari e famigliari delle vittime dellastrada. Gli altri stati, con diversi progetti e molto vivi nelle discussioni sono stati il Belgio,Olanda, Finlandia, Francia, Regno Unito e Islanda. Tra le altre proposte fatte dalla Dott.ssa Angelillo_di UNITI PER I RISVEGLI alla Commissione Europea, lì presente, ci sono i safety incentivi. Incentivi che possono favorire le case automobilistiche che si impegnano nella produzione di auto sempre più sicure, e di utenti che le acquistano, sulla stregua di quello che si è fatto per gli eco incentivi. Si è proposto anche la riduzione di potenza delle auto ascrivendo l’iniziativa all’interno dell’ecomobilità.Un altro progetto proposto è quello di far cultura di sicurezza ai bambini, sin dall’asilo, già dai quattro anni, abituandoli con giochi e simulazioni alla cultura della sicurezza stradale. Certi che i bambini possano avere, a loro volta,una grande influenza sui genitori stessi. La Commissione insieme alla Francia ha proposto la possibilità di introdurre il “codice della via”, diverso da quello della strada, un nuovo codice che dia pari diritti a tutti gli utenti, dal pedone, al ciclista, all’automobilista, un codice per la pari-mobilità. “Vivi la Strada .it” ha avuto anche la possibilità di proiettare gli spot sigla con il brano musicale di P. Giangreco e Nardelli “Vivi la Strada” e infine uno spot prodotto dai ragazzi di vari istituti scolastici che l’anno scorso erano presenti allo stesso tavolo con il progetto “Eduroad”. Alla fine della visione sono stati fatti i complimenti al produttore del sito vivilastrada.it, Piero Longano, attuale Presidente e un lunghissimo applauso per tutta l’organizzazione. Tanti rappresentanti dei vari paesi nella pausa colazione canticchiavano il brano musicale: “vivi, vivi la strada, abbraccia, abbraccia la vitaaa”, apprezzatissimo il significato delle immagini e musica assemblate con professionalità dalla F.V.S. Per Macha Ivone, segretaria di “Vivi la Strada .it” è stata una esperienza da ripetere, perché carica di emozioni e scambi culturali, Macha ha mostrato e consegnato tutto il materiale informativo che “Vivi la Strada .it” ha prodotto, alla segreteria dell’ On. Antonio Tajani, Vice Presidente dell’E.U., (assente per la concomitanza del G8). “Vivi la Strada .it” ha anche consegnato l’appello di tanti famigliari delle vittime della strada che chiedono, al Ministro, che la giustizia per i processi sia più celere, che ci siano in Italia più controlli e che le pene siano esemplari per chi uccide su strada innocenti. Ai 26 rappresentanti riuniti alla conferenza, consegnata oltre alla rassegna stampa di un anno di “Vivi la Strada .it”, una raccolta di foto raffiguranti le notti bianche, di vari forum fatti in Puglia e Basilicata e l’immagine di Farinella, maschera ufficiale del Carnevale di Putignano, con cintura di sicurezza e casco. Macha Ivone ha spiegato che anche nelle grandi manifestazioni come quella del Carnevale non ci si risparmia di diffondere alle migliaia di persone gli slogan per la sicurezza stradale. Siamo sicuri che ci saranno degli scambi di contatti e progetti con gli altri componenti Europei, oltre all’invito, già fatto ai nostri rappresentanti, alla prossima manifestazione che si terrà al Gran Ducato di Lussemburgo, nota importante che ci riempie di orgoglio! Altro progetto (embrionale) imminente è quello che ci vedrà, in Bruxelles, aprire una sede distaccata di Vivi la Strada (si chiamerà “Vivre Sur La Route”), la responsabile sarà Mademoiselle Severina Matarrese, 23enne appena laureata in segret medica, in questo modo i contatti con la Comunità Europea, saranno più rapidi, oltre ad avere altri sostenitori Belgi, a Severina Matarrese già gli auguri di un buon lavoro. Un grande grazie va alla famiglia castellanese e molisana di Gina e Antonio Matarrese,nostri sostenitori, questo nucleo famigliare da subito ha aderito a questa giusta causa dando la sua disponibilità, qui a Bruxelles, mettendoci a disposizione i mezzi e i suoi uffici stampa, oltre a provvedere agli spostamenti interni dei nostri rappresentanti Angelillo e Ivone. Gina e Antonio Matarrese l’anno scorso hanno donato a Vivi la Strada 100 precursori mono uso per il controllo alcolemico che sono stati distribuiti ai tanti ragazzi che parteciparono ai format negli istituti scolastici. Visto la loro forte partecipazione alle attività, Tonio Coladonato ha chiesto a Mademoiselle Severina, figlia di Antonio, di essere nostra rappresentante qui in Belgio che, come già detto, ha di buon grado accettato. La delegazione presente a Bruxelles era composta dal Vice presidente di Vivi la Strada da Anna Totaro, la Dott.ssa Maria Teresa Angelillo Neuropsicologa, dalla segretariaMacha Ivone e Tonio Coladonato, adetto Stampa e alle pubbliche relazioni conMinisteri, Enti e Amministrazioni. Testo e foto Uff. Stampa Vivi la Strada Italia e Vivre Sur La Route Belgio

14luglio2009

pubblicato il 14 Luglio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

VOLONTARIATO IN PIAZZA

UNITI PER I RISVEGLI SCENDE IN PIAZZA!

Il volontariato barese il 20 giugno 2009, percorrendo le strade della città, arriva al centro del corredo urbano di Bari in Piazza del Ferrarese, dalle ore 19:00 alle ore 23:00, per promuovere un’attenzione e un interesse maggiore ai temi della solidarietà e della gratuità.

Non mancheranno momenti di animazione culturale e musicale perché Volontariato in Piazza è un modo di pensare alle attività di volontariato come fondanti di una nuova idea di riqualificazione urbana e apportatrici di un alto valore sociale aggiunto. La manifestazione, per il terzo anno, ha l’intento di coniugare una finalità di sensibilizzazione e d’informazione con una modalità educativa e di animazione. Alle ore 21:00 si esibirà in concerto la “Compagnia Arakne Mediterranea”.


pubblicato il 15 Giugno 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

5 X MILLE AD UNITI PER I RISVEGLI

SOSTIENI UNITI PER I RISVEGLI! E' UNA SCELTA D'AMORE!

Sostieni l'Associazione UNITI PER I RISVEGLI ONLUS_la voce di chi non ha voce con il 5x1000 Questa scelta non comporterà alcun costo per te. E' un modo che hai per contribuire a fare del bene, per far si che la solidarietà non tramonti e ci veda sempre uniti nell'aiuto!

È semplice, al momento della consegna della dichiarazione dei redditi (CUD, 730 e Modello Unico) dovrai:

- firmare il riquadro dedicato alle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale - indicare il nostro codice fiscale:

A che cosa servirà il tuo 5x1000?

Destinando il 5x1000 all’Associazione Progetto Incontro Onlus permetterai di sostenere: -la nascita della Casa dei Risvegli in Puglia - le iniziative di volontariato in favore delle famiglie colpite dal Coma e Stato Vegetativo - le attività di sensibilizzazione e informazione per la sicurezza stradale

E' una opportunità importante per dichiarare la propria scelta di solidarietà a favore di coloro che sono meno fortunati

Grazie di Cuore!


pubblicato il 14 Maggio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PREVENZIONE_FORMAZIONE_SICUREZZA

Istituto Professionale Agherbino Putignano 8 Maggio 2009

Mattinata dedicata alla Comunicazione,cultura e alla sicurezza stradale

180 studenti di 1^-2^ e 3^ hanno assistito a una lezione mirata al rispetto delle regole della vita e del codice della strada grazie all'interessamento della Prof.ssa Fiore con il consenso del Dirigente luigi Albanese si è parlato di vita di come e facile perderla sulla strada.

Tonio Coladonato ha introdotto l'argomento presentando la sua schiera di Collaboratori professionisti e operatori delle forze dell'Ordine. Si è iniziati con un minuti nel ricordo delle vittime delle strada e alla presentazione dell'organizzazione di vivi la strada, Piero Console dopo essere stato coinvolto in un grave incidente stradale e rimasto in coma ha spiegato quello che non riesce a fare più ma che ogni giorno col la madre fa grossi sacrifici per poter migliorare la sua forma è stato piero a rompere il ghiacchio commovendo tutti i giovani studenti raccomandadogli di ascoltare i consigli dei genitori,dei professori e delle persone adulte di esperienza,Piero ha invitato gli studenti a non bere a non ascoltare gli amici nella tentazione di rispettare soprattutto la propria vita e amare quella degli altri.

Il sostituto Commissario Gianni Recchia ha mostrato proiettando le sanzioni che si incorre se si viene fermati con un tasso alcoolemico non consentito le ammende da pagare e a preannunciato che a breve ci sarà l'introduzione di nuove norme per i principianti Tollerranza zero,cioè, per i primi tre anni chi sarà fermato di stato di ebbrezza sarà arrestato e gli sarà sequestarta la patente, l' agente Rotolo a fatto provare ad uno studente il soffio all'apparecchio per il controllo dell'alcool nel sangue, l'etilometro a ben spiegato come soffiare e come un operatore di polizia deve effettuare il controllo prima di sanzionare.

Si è parlato del Coma e del Coma Vegetativo a chiarire e sfatare alcuni "tabù di spine da staccare" la dott.ssa Maria Teresa Angelillo Neuropsicologa ha relazionato benissimo l'argomento del dopo incidente stradale IL COMA ha fatto degli esempi importanti con l'ausilio di diapositive illustrative L'Angelillo ha anche detto che quando un paziente è in coma vegetativo ha tutte le funzioni vitali per vivere solo che non riesce a comunicare a muoversi e farsi capire, la presenza di Domenica Colella mamma di Leo un giovare ragazzo svegliatosi dal coma a ripreso pian piano tutte le funzioni di comunicazione specie col la sua mamma, Chella a cui vuole un bene matto, Domenica Colella e anche presidente dell'Associazione "Uniti per i Risvegli di Puglia" per questo combatte ogni giorno per i diritti dei pazienti allettati e quelli in fase di miglioramento spostandosi da un ufficio all'altro senaza mai abbandonare il suo Leo.

Gli Operatori del 118 arrivari dall'associazione A.V.P.A: di Castllana Grotte e Turi Soccorso hanno fatto vedere il soccorso simulato in sala a un centauro, Tonio Coladonato ha spiegato l'importanza dle cascoquale tipo bisogna usare e a quele velocità il casco può salvarti la vita, l'importanza e di indossare sempre casci omologati e integrali anche se si ha un piccolo 50ntino meglio prevenire che curare.

La dedicaca dello spot di treminuti dedicato a ROBERTO BELVISO a stroncato ogni obra di dubbio del dolore di una famiglia, la mamma di Roberto,Stefania ha parlato difronte ai ragazzi in lacrime dicendo loro che la perdita del suo FIORELLINO ROBERTO ha appassito il suo cuore, sentimenti forti e carichi di emozioni che hanno impietrito tutti l'amore dei genitori di Roberto nei confronti della vita è stato quello di donare gli organi a si persone diverse che oggi grazie alla generosità di questa famiglia possono condurre una vita più tranquilla, Tonio Coladonato a chiesto chi conosceva Roberto e subito con forte emosione una cinquantina di mani si sono sollevate come a salutare ROBERTO.

Il L.Ten. Mllo Bartolomeo Nucci rappresentante dell'arma dei Carabinieri ha ringraziato Tonio Coladonato e tutti i suoi collaborato che da anni volontariamente e con abnegazione si dedicano alla prevenzione della sicurezza stradale, nucci si è soffermato dicendo: che la Vita è un dono importante che dio ci ha dato è non è giusto che per delle distattenzioni noi la buttiamo via recando una grosso trauma ai nostri cari, rispettate le regole amate il prossimo e condividete i consigli che i vostri genitori e persone più adulti vi danno.

Ha concluso gli interventi il Vigile del Fuoco Giuseppe Laera che conosce bene la storia di Piero Console, il pompiere ha detto: che piero è una esperinza di vita di sofferenza e di speranza, il nostro servizio ha continuato Il vigile laera è quello di salvare nel più breve tempo possibie dal momento della chiamata VITE UMANE, però ha continuato non fateci intervenire è meglio fare altre attività Tonio Coladonato nel ringraziare Tutti ha concluso dicendo: che mai in questo istituto possa avere le bandiere a mezz asta per il lutto da incidente stradale. Viva la Vita , Viva la Strada.

Tanti sono stati i filmati e spot stranieri che gli studenti hanno visto e si sono resi conto che all'estero la sicurezza stradale è cosa seria non come in Italia che usano trasmettere spot cammomilla

Grazie la Tecnico Lino Marinelli

Al Reggente di Vivi la Strada Piero Longano e a tutti coloro che hanno voluto fortemente questa lezione .

Vivi la Strada


pubblicato il 08 Maggio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

EMERGENZA ABRUZZO E POST COMATOSI

LANCIAMO UN APPELLO A TUTTI COLORO CHE CONOSCONO FAMIGLIE COINVOLTE DAL TERREMOTO CHE SONO IN DIFFICOLTA' AVENDO CON SE' PARENTI POST COMA E IN STATO VEGETATIVO. CHI HA BISOGNO DI NOI CI CONTATTI E CERCHEREMO DI AIUTARE TUTTI. FORZA E CORAGGIO, NON SIETE SOLI. E SE QUALCUNO CONOSCE QUESTE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' PUO' AIUTARCI AD AIUTARE, CONTATTANDOCI! GRAZIE.


pubblicato il 12 Aprile 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Vivi la strada a Noci con Uniti per i Risvegli:sicurezza stradale

Sicurezza Stradale, Istituto Agherbino, Noci Un abbraccio a chi vogliamo bene e una preghiera a chi no c´e´ piu´ noci 4 aprile 2009 Nll´istituto Agherbino di Noci, l´organizzazione Vivi la Strada ha tenuto una lezione di comunicazione pratico - teorica di cultura della sicurezza stradale. Tutto è iniziato con molto ottimismo, i ragazzi convinti di assistere a una solita "palla", un pò rumoreggianti all´inizio, si sono predisposti con la massima attenzione agli spot trasmessi dall`associazione. Realtà vissuta e commentata da spot struggenti, veri e carichi di adrenalina, tutti inchiodati alle poltrocine, attenti e sconvolti dalla realtà. Nella prima mezz`ora lacrime e singhiozzi che venivano su dal cuore di adolescenti increduli di tanta disperazione altrui, veri e propri appelli ad amare le vita facendo vedere la morte, che silenzio! La vice presidente della associazione "uniti per i risvegli" di Puglia, dott.ssa Maria Teresa Angelillo ha parlato del coma. Chi mai poteva immaginare quante persone, di buona volontà, ci fossero dietro un diversabile uscito dal coma e quanti professionisti hanno lottato con la morte per far risvegliare un traumatizzato dal coma. La dott.ssa. Angelillo ha spiegato agli studenti che nel coma, come nel coma vegetativo, non ci sono "spine attaccate" ma viè solo uno stato di incoscienza del paziente che in tanti casi ascolta, ha tutte le funzioni vitali attive, ma non reagisce agli stimoli e nella comunicazione è però vivo. Tanto basta per indurre i medici, infermieri, famigliari e volontari ad aiutare il paziente al risveglio. In questa prima mezz`ora oltre alla spiegazione medico scientifica si è assistito alla proiezione di filmati prodotti dal "graffio" di telenorba, dalla storia di Carmela, in coma vegetativo da 16 anni e l´amore grade di sua madre che l´accudisce. Presente anche la presidente di "uniti per i risvegli" della basilicata Valeria Iacovone, anche lei ha dato, e sta dando, il suo contributo nella regione basilicata. Vivi la strada, con Tonio Coladonato, è da tempo a fianco di questa grande famiglia di volontari dei risvegli e insieme alla presidente della Puglia si sta lavorando in forte sinergia per poter smuovere pregiudizi e istituzioni ad avere più attenzione per questi pazienti sempre più abbandonati a se stessi e alle loro famiglie. Piero Console è stato presentato da Tonio Coladonato come un educatore alla giusta vita. Piero ha subito un grave incidente stradale nove anni fa´ ed ha spiegato che quella sera sua madre Carmela gli aveva vietato di prendere la macchina perchè aveva bevuto, la testardaggine di Piero alla sicurezza di poter guidare ha fatto si che si realizzasse la tragedia dell´incidente stradale, dove solo lui finisce in coma, poi in coma vegetativo, e infine su una sedia a rotelle. Oggi Piero ha dato uno scossone ai presenti dicendo che bisogna ripettare le regole, amare i consigli dei genitori, dei professori, di chi ha esperienza di vita, oltre al fatto che: non e´ riuscito ancora a dire a sua madre "avevi ragione" frase fortissima e lampeggiante che e´ apparsa nel videoracconto. Grande l´affetto dimostrato da tutti i presenti per Piero Console che con la sua storia ed il suo coraggio ha dimostrato che tutti possiamo sbagliare, pero´, è meglio riflettere prima di "tuffarsi" dove non si appieda. Tra le persone invitate è intervenuta la mamma giovanissima di Roberto Belviso, che ha visto, insieme agli studenti, il pensiero dedica di Tonio Coladonato, solo tre minuti che hanno mandato in lacrime l´intera sala. La mamma Stefania provata del ricordo di Roberto ha chiesto di dichiararsi più tardi. E` quuindi subito intervenuto il sindaco della città di Noci dr. Piero Liuzzi che ha per prima cosa abbracciato la mamma di Roberto e dedicato anche a Piero una riflessione di vita di comportamento e di consigli da accettare da chi ha sofferto e continua tutti i giorni ad avere una vita vessata piena di disperazione, solitudine e tristezza. Tonio Coladonato ha chiesto al primo cittadino di ricordarsi delle vittime della strada e se fosse possibile dedicare una piazza, una strad, alle vittime della strada, oltre a ricordare e divulgare slogan sulla sicurezza stradale negli appuntamenti di piazza, nei concerti e la dove la presenza di giovani è numerosa. A seguire la diplomazia amministrativa è venuta al fianco di Tonio e Anita (presentatrice della lezione) Stefania Bruno, la mamma del "belviso", Stefania ha chiesto ai presenti quanti di loro conoscessero Roberto; tante le mani che si sono alzate, un vuoto e uno strazio di pianto e singhiozzi collettivo, c´erano tanti amici di Roberto, forse Stefania sapeva che il suo "cucciolo" aveva amici dappertutto. Che bello è stato questo gesto d´affetto dimostrato da questi giovanissimi studenti, Stefania ha esortato a volersi bene, amare i propri genitori, confidarsi con loro, discutere e rispettare i professori, rispettare le regole e amare la vita come l´amava Roberto, che ha invogliato Stefania e Mariano, il papà, ad un ultimo gesto d´amore, quello di donare i suoi organi a sei persone che lottavano con delle malattie irreversibili, un lungo e affettuosissimo applauso ha dato coraggio a Stefania per poter proseguire le campagne di sensibilizzazione contro le stragi stradali affianco all´organizzazione di Vivi la Strada. Giuseppe Brunaccino, amico di Tonio Coladonato, già consulente assicuratore per i sinistri stradali, è rimasto entusiasto della giornata, dicendo, nel suo breve intervento, che bisogna fare ancora di più: che i docenti devo chiedere agli enti preposti interventi mirati alla cultura della sicurezza stradale oltre alle associazione di intervenire quando se ne ritiene l´intervento educativo. Il medico legale Angelo Pizzolato per la sua mirata relazione di dieci minuti ha spiazzato tutti, ha chiamato a caso due studenti per una "interrogazione" su alcool e droga, così ha fatto vedere, con delle slide proiettate, quali sono i rischi di chi si mette alla guida dopo aver bevuto o aver fatto uso di sostanze stupefacenti e quali sono le sanzioni a cui si va incontro, oltre alla sua esperienza di perito medico legale quando effettua le autopsie sui corpi straziati dalle lamiere dei mezzi. L´interrogazione ai due studenti, che volontariamente di sono presentati, verteva sulla loro conoscenza sugli effetti dell´alcool alla guida e della sostanze stupefacenti, i due studenti spesso hanno saputo rispondere perche´ hanno acquisito da internet notizie e perche´ a scuola se ne è parlato. La proiezione di spot e filmati hanno caricato i giovani di esperienza, nella palestra attrezzata per l´occasione vi era una tensione liniare che ha stupito anche il dirigente che sostituiva il preside e la docente referente di questo progetto sulla sicurezza stradale. La presenza del dirigente della sala operativa del 118, dott. Dipietro ha portato un insegnamento di comunicazione e cultura di come chiamare il soccorso. Alcuni infermieri professionisti del pronto soccorso di Putignano e dell´associazione a.v.p.a. di Castellana Grotte, hanno fatto vedere come si estrae il casco a chi ha subito un sinistro in moto ed hanno indicato tutte le manovre corrette da fare ammonendo chi si vuole immedesimare soccorritore in quei delicati momenti. E` quindi intervenuto il comandante della stazione del carabinieri di Noci, l.ten. Zaccaria, cha ha parlato ai ragazzi come padre e amico esortando che ogni qualvolta succede un incidente stradale gli corre un "brivido sulla schiena" specie quando deve recarsi a casa dei genitori per annunciare la scomparsa del loro figlio, e´ una dura realta´ ha aggiuto il maresciallo che mi rattrista tanttissimo e tanto vogliamo fare per aiutarvi a vivere in una societa´ migliore e priva di pericoli, ma: ci dovete anche aiutare ad aiutarvi. Ad accompagnare l`arma dei carabinieri c`è stato anche il coordinatore del distaccamento dei vigili del fuoco di Putignano, Cosimo Sibilia, accompagnato dal c.s. Antonio Lovece. Tonio Coladonato ha elogiato il loro prezioso lavoro che in sinergia con il 118 ha fatto sì di salvare tante vite umane, ma il caposquadra Sibilia ha sinceramente detto agli studenti che è meglio intervenire per salvare cani e gatti che intervenire sugli incidenti stradali dove l´angoscia nasce già da quando arriva la telefonata di richiesta d´aiuto, Sibilia ha esortato di essere prudenti, di non eccedere nei vizi, di rispettare la legge, la propria vita e quella degli altri ricondanto anche che a casa ci sono i genitori fratelli e sorelle che vi aspettano fino a tarda ora con l´ansia che incombe ogni sera. Assenti giustificati per motivi istituzionali il Giudice di pace Dott.ssa Tiziana Gigantesco, il Comandante Cap. Dr. Pietro Petronio dell'arma dei Carabinieri, il Comandante colonello Rufini Mastropasqua della Polstrada di Bari e il Medico Legale della Asl Ba Dott. Antonio Miani.

Vivi la Strada

12aprile2009

pubblicato il 12 Aprile 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Stato vegetativo in Abruzzo e terremoto

Uniti per i Risvegli è vicina a tutte le famiglie colpite dal terremoto in Abruzzo, in particolare con chi vive la disabilità. Si rende, inoltre, disponibile a dare una mano come può a coloro che hanno con se un ammalato in Stato Vegetativo. Spesso i nostri cari ammalati sono in casa, per cui non possiamo immaginare le loro attuali condizioni di disagio. Dobbiamo capire in che condizioni sono le famiglie con persone in Stato Vegetativo in Abruzzo e cosa poter fare. Chiunque abbia notizie ci contatti!!!


pubblicato il 09 Aprile 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

VITTORIA PER UNITI PER I RISVEGLI!!!

OGGI L'ASSOCIAZIONE UNITI PER I RISVEGLI GRAZIE ALL'AIUTO FORNITOCI DALLA TRASMISSIONE IL GRAFFIO, HA VINTO LA SUA PRIMA BATTAGLIA: OTTENENDO L'ASSEGNO DI CURA PER GLI AMMALATI IN STATO VEGETATIVO PER TUTTA LA REGIONE PUGLIA! RINGRAZIAMO INFINITAMENTE I GRANDI GIORNALISTI DR. ANTONIO PROCACCI E DR.VINCENZO MAGISTA', RINGRAZIAMO ANCOR DI PIù L'ASSESSORE ALLA SANITA' PROF. FIORE CHE SI è SUBITO PRODIGATO PER NOI OCCUPANDOSI DEI NOSTRI PAZIENTI! ...MA NON FINISCE QUI...I LAVORI CONTINUANO!!! ABBIAMO CONSEGNATO I LAVORI DEL TAVOLO TECNICO "COMA A SUD" PER IL PERCORSO DEL COMATOSO...IL LAVORO CONTINUA SEMPRE PRONTI A DAR VOCE A CHI NON HA VOCE!!!


pubblicato il 19 Marzo 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Nell'attesa del 21 marzo...

Lezione di comunicazione e di cultura della Sicurezza Stradale. Dalle 9,30 alle 12,30 sabato 21 marzo, presso il teatro Duni di Matera, l`organizzazione Vivi la Strada, con le associazioni "Uniti per i Risvegli" di Puglia e Basilicata e l`Associazione Amici del Cuore di Grassano (Mt), sono state invitate, dall`organizzazione dei "Lions" di Matera, per una lezione di comunicazione e di Cultura della Sicurezza Stradale. Presenti all`incontro oltre a tutti i componenti dei LIONS, Il Questore di Matera, funzionari della Digos e Polizia Stradale e altre forze dell`ordine, 900 gli studenti accompagnati dai presidi e docenti degli otto Istituti scolastici materani intervenuti all`evento nella centralissima via Roma. Come da protocollo abbiamo preparato gli studenti dicendo loro che avrebbero assistito ad una vera e propria lezione formativa, con filmati, clip e spot di provenienza giornalistica e sapientemente montati dalla F.V.S. Producion di Putignano. Nel minuto di raccoglimento, per tutte le vittime della strada del mondo, tutti i presenti si sono alzati in piedi e con un rigoroso silenzio hanno assistito allo scandire dei secondi guardando immagini drammatiche. Tonio Coladonato ha sopportato anche la veste di "conduttore" per la mancaza della speaker, ha quindi presentato il Dott. ANGELO PIZZOLATO, medico legale, che con una relazione di 13 minuti ha mantenuto l`attenzione di tutti, spiegando gli effetti di alcool e droghe mettendo in guardia gli assuntori di "canne" a non farne uso. Oltre ai rischi che si incorrono, specie se ci si mette alla guida, il dott. Pizzolato ha dato una buona lezione di prevenzione a quelli che sono i rischi dovuti all`assunzione di alcol e droghe. Vivi la Strada ha presentato la sua organizzazione con un clip da sei minuti riscuotendo il massimo dell`attenzione, foto filmati e slogan che hanno colpito la mente e il cuore degli studenti. A seguire, l`intervento della Dott.ssa Maria Teresa Angelillo, Vice presidente della Ass. ONLUS "UNITI per i RISVEGLI" di Puglia, ha spiegato, con la proiezione di immagini, il COMA, e il COMA VEGETATIVO, svelado come molte volte l`informazione mediatica e giornalistica possa "sbagliare" nel diffondere notizie come la famosa `Staccare la SPINA`. La Dott.ssa Angelillo ha spiegato, anche, che non nè il calciatore, nè il cantate preferito o le poesie, che possano far ritornare alla normalità una persona dal coma, ma ci vuole innanzitutto l`esperienza specialistica, oltre al grande amore dei parenti, e spirito di sacrificio di medici, infermieri, riabilitatori, burocrazia degli enti e ministeri affinchè, anche noi in Italia, possiamo avere cure adeguate come quelle che gli stessi italiani hanno in Europa, pagati dalle nostre Asl. La proiesione di due storie struggenti di Carmela e Leo, entrambi in coma vegetativo da anni, hanno introdotto Piero Console che ha spiegato ai 900 presenti che la sua condizione di vita attuale è dovuta ad una "sbronza" da alcol in una serata passata con amici da un Pub e Bar, Piero ha consigliato di ascoltare i propri genitori, i prefessori e tutte quelle persone che ci possono aiutare. La mia vita - ha detto Piero - è funestata dai rimorsi, non sono mai riuscito a dire a mia madre: AVEVI RAGIONE e non credo che mai riuscirò a dirlo. Piero ha scosso tutti, ma proprio tutti, specie quando lasciava il palco con la sua stampella, un coro di studenti ha invocato cantando "NON MOLLARE MAI, NON MOLLARE MAI!" Che BELLO, BRAVI RAGAZZI, BRAVI. Anche noi che conosciamo da tempo la storia triste di Piero Console abbiamo "allentato" lacrime di gioia e commozione. Abbiamo presentato la Mamma di Leo, svegliatosi dal coma, che adesso pian piano stà riprendendo una riabilitazione motoria grazie alla grande sua famiglia, che mai, per un attimo, lo ha abbandonato. La Signora Chella ci ha dato una lezione d`AMORE, mostrandoci un servizio prodotto dalla trasmissione "IL GRAFFIO" di Telenorba andato in onda il 9 Febbraio dove si vedeva Leo attento e felice di avere le cure di tutta la sua Famiglia. Valeria Iacovone, bellissima e grintosa Presidente dell` Ass. ONLUS "UNITI per i RISVEGLI" di Basilicata con sede ha Matera, ha spiegato che, anche in Lucania ci sono tanti casi di giovani in Coma e in Coma Vegetativo e in questa occasione ha chiesto l`attenzione delle istituzioni affinchè anche in Basilicata si possano ricevere le attenzioni e cure adeguate per questi pazienti. Tonio Coaldonato non si è mai dimenticato di chi fortemente ha voluto questa giornata di cultura rigraziando più volte il Dott. Antonio Cardinale, Cardiologo specialista e conosciutissimo in tutta la provincia di Matera. Stesso riguardevole e stimato apprezzamento all`Ing. Ernesto Brando, Presidente dei LIONS Matera che ha apprezzato il lavoro svolto dall`organizzazione di Vivi la Strada e Uniti per i Risvegli di Matera nella figura della presidente Signora Valeria Iacovone. Anche la Presidente dei Giovani Lion ha contribuito alla riuscita dell`evento istruttivo e comunicativo sulla sicurezza stradale, la stessa Associazione Onlus Amici per il Cuore di Grassano (Mt) ha avuto un ruolo fondamentale nel diffondere in Basilicata la cultura della prevenzione per le malattie del cuore, già in passato ha organizzato con Vivi la Strada a Grassano lezioni sulla sicurezza stradale. Nella prossima primavera porterà in tour un progetto contro l`abuso di alcool da parte dei giovani. Si è continuato l`evento con l`attirare l`attenzione con spot sulla sicurezza stradale che all`estero vengono trasmessi anche nelle ore di forte concentrazione visiva giovanile, spot violenti che in Belgio, Germania, Spagna, Svizzera, Austria e Francia la fanno da padroni, mentre qui in Italia solo spot alla CAMOMILLA. L`organizzazione Vivi la Strada, diretta dal 1 Gennaio 2009 da Piero Longano, ha voluto tramite Tonio Coladonato dedicare uno spot video di tre minuti a , 14enne tragicamente morto in incidente il 18 novembre scorso, dal pubblico si è alzata la mamma di Roberto, Stefaia Bruno che in lacrime è salita sul palco e ha dato il suo contributo istruttivo e di sensibilizzazione ai giovani presenti; ha spiegato loro, che la vita è un bene prezioso, va rispettata, amata, vanno rispettate le regole di vita nel rispetto dei genitori, dei professori, degli operatori, educatori, forze dell`ordine, per far sì che si possa ritornare a casa ogni giorno, senza lasciare il vuoto e la tristezza. Parole molto forti che hanno fatto venire la pelle "d`oca", Stefania ha supplicato tutti i giovani presenti di non correre sulla strada ed essere responsabili. Tonio Coladonato ha ricordato l`ultimo gesto d`AMORE che la famiglia di Roberto Belviso ha fatto, quello di donare gli organi ad altre sei persone malate e dare la speranza di vita nel ricordo di ROBERTO. La presenza del Dott. Gaetano Dipietro della Centrale Operativa della Provincia di Bari ha fatto sì ghiotta la dimostrazione pratica teorica di come si chiama telefonicamente il 118, quali sono le regole e i parametri da rispettare. Durante la lezione del dott. Dipietro, tre infermieri del pronto soccorso di Putignano ed un soccorritore dell`associazione AVPA di Castellana Grotte preparavano un giovane con il casco per far vedere come lo si estrae dopo un sinistro e quali sono le manovre corrette da fare, il Dott. Francesco Mastrosimini ha coordinato e spiegato le manovre, dimostrando anche il nuovo collare che è stato appena introdotto nelle attrezzature d`emergenza in dotazione alle autolettighe del 118. La giornata si è conclusa con un forte applauso dedicato a tutti i presenti per la buona lezione educativa e comunicativa.


pubblicato il 19 Marzo 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ma si può?

Uno dei nostri associati perde la pensione della figlia...una ragazza in stato vegetativo da 16 anni!!! Ma stiamo impazzendo?!?


pubblicato il 13 Marzo 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

MENTRE ASPETTIAMO

CHE LA SANITà DELLA REGIONE PUGLIA SI ACCORGA DEI NOSTRI AMMALATI E LEGGA I NOSTRI RTIPETUTI APPELLI INVIATI VIA FAX, MAIL, VOCE...NOI FACCIAMO PREVENZIONE NELLE SCUOLE...


pubblicato il 12 Marzo 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dalla Gazzetta...mentre noi aspettiamo sia rivolta attenzione ai nostri ragazzi in STATO VEGETATIVO fermi nei letti pugliesi...

Vendola al papà di Eluana: «Speravo finisse il clamore...»

BARI – «Affettuosa vicinanza e piena solidarietà» sono state espresse dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a Beppino Englaro in una lettera che gli ha inviato dopo la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato in relazione alla morte di sua figlia Eluana. «Tutti noi – è scritto nella lettera – ci saremmo augurati che la morte di Eluana avesse messo fine al clamore e ai giudizi affrettati, alla spettacolarizzazione nauseabonda e alle guerre di religione frutto di una morale inclemente». «Il corpo di sua figlia – prosegue Vendola – in questi lunghissimi mesi è diventato il campo su cui discettare col bisturi ideologico di vita e di morte, di scienza e di fede. Là dove erano necessari rispetto, silenzio, misura» si sono preferite «le urla scomposte, le volgarità e la strumentalizzazione». «Eppure Lei – scrive Vendola – caro signor Englaro, pur vivendo giorni incredibilmente dolorosi ha dimostrato, in mezzo a tanto rumore, una forza fuori dal comune e una grande dignità».

«Per questo – conclude – mi auguro che si possano spegnere quanto prima i riflettori su questa singola e dolorosissima vicenda e, magari, accenderli sulle questioni complesse e delicate della vita e della morte, della fragilità umana e della malattia. Questioni che non meritano arretratezze e fondamentalismi da parte di nessuno».


pubblicato il 28 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

EUTANASIA PASSIVA

Mentre in tutta Italia si fa tanto rumore sul testamento biologico, noi UNITI PER I RISVEGLI Puglia abbiamo riunito il TAVOLO TECNICO_COMA A SUD per sollecitare i lavori sul percorso assistenziale dopo la rianimazione. In Italia mancano normative in merito a questi pazienti ed ora si sta perdendo tempo e risorse preziose per parlare di un testamento BIOLOGICO ignorando ipocritamente i 930 casi a domicilio! C'è gente senza assistenza che sta soffrendo e cosa pensiamo? Al testamento biologico! Mi spiace, ma questa non è LA PRIORITA'! Se non si aiutano immediatamente i nostri parenti partirà la denucia pubblica di EUTANASIA PASSIVA. ORA BASTA! SIAMO STANCHI!


pubblicato il 24 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

In Stato Vegetativo da 17 anni

Intervista di Antonio Procacci a Lina Galeota, madre di Carmela, andata in onda durante la puntata del GRAFFIO del 9 febbraio 2009. Carmela è in Stato Vegetativo da 17 anni ed è accudita con amore dalla madre Lina.


pubblicato il 16 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

News Ansa

(ANSA) I, 12 FEB - ''Il nostro obiettivo e' di creare in uglia un 'Centro risvegli' che si occupi dei pazienti in stato vegetativo permanente e aiuti le loro famiglie, spesso costrette a viaggi estenuanti in Austria''. Maria Teresa Angelillo, neuropsicologa, e' vice presidente e responsabile scientifico ella delegazione di Bari dell'associazione 'Uniti per i risvegli'. L'associazione ha delegazioni anche in Sicilia e Basilicata e sta per ampliarsi in altre regioni proprio per sottolineare la necessita' della creazione di 'Centri risvegli'. oche ore dopo la morte di Eluana Englaro, l'associazione ha inserito poche righe sul suo blog annunciando che era in lutto. Nessuna polemica con la scelta della famiglia Englaro, ma la convinzione forte che sulla vicenda di Eluana ''in Italia ha vinto la disinformazione'' e la sottolineatura che da quello stato vegetativo si puo' uscire, com'e' accaduto in vari casi. Nel Piano regionale della salute pugliese, di recente approvazione, e' prevista la creazione di 'Centri risvegli'. Il 17 febbraio Angelillo presiedera' a Bari una riunione tecnica interregionale con giuristi, medici, terapisti e rappresentanti di due ammalati usciti dallo stato vegetativo per sollecitare la Regione a realizzare almeno una di quelle strutture. (ANSA). MP 12-FEB-09 18:01 NNNN lute R CRO S0A S41 R46 S04 QBKP ELUANA: MARIA LUISA LIA, MIA SORELLA COME LEI MA C'E'/ANSA UNA STORIA A TRICASE, VICINO LECCE,FAMIGLIE LASCIATE A SE STESSE

(ANSA) - TRICASE (LECCE), 12 FEB - ''Emanuela comprende tutto. Non parla, non deambula ma c'e'. Prima che arrivasse a casa, aveva la Peg, non masticava, non beveva, non si muoveva, aveva lo sguardo fisso nel vuoto''. E' Marialuisa Lia, che parla, anzi scrive alle redazioni a proposito della vicenda di sua sorella Emanuela: il suo racconto e' anche su un blog ('stato vegetativo.blogspot.com'), un 'sito per parlare del coma e di tutto cio' che non va'. Marialuisa Lia, insieme con la sua famiglia, assiste da 16 anni la sorella Emanuela, a Tricase, minuscolo paese della provincia di Lecce. Il racconto di Maria Luisa e' stato 'postato' poche ore prima che Eluana cominciasse a morire, il 5 febbraio scorso, un invito ai giornalisti a lasciar parlare 'le famiglie con casi in stato vegetativo'. ''La situazione di Emanuela - racconta Maria Luisa - e' esattamente analoga a quella di Eluana. Mia sorella oggi ha 37 anni e vive da 16 in quella che i medici chiamano ancora (e senza approfondire!) sindrome 'apallica' o stato vegetativo. Questi ammalati, al momento delle loro dimissioni dalla sala Rianimazione non vengono segnalati su nessun registro delle Asl o del ministero (questo succede solo al sud Italia?) e quindi non si conosce il numero esatto di persone che vivono in questo stato, lasciando le famiglie a se stesse!''. Emanuela il primo gennaio 1993 (aveva 21 anni) subi' un gravissimo incidente stradale, per un colpo di sonno del giovane che guidava l'auto sulla quale viaggiava. ''Ancora oggi - racconta Marialuisa Lia - non viene assistita da nessuna istituzione pubblica e noi dal letto (dove riposa nelle ore notturne e pomeridiane) la prendiamo di peso per metterla su una speciale poltrona-letto che le permette di uscire di casa abbastanza agevolmente. Pensate che siamo stati da Papa Benedetto XVI (il 14 giugno 2008, ndr) quando e' venuto in visita apostolica a S. Maria di Leuca (il Papa si e' anche avvicinato a salutarla e lei gli ha sorriso emozionata) e ad un concerto di Renato Zero (ha partecipato senza dimostrare intolleranza) e in quelle occasioni lei era felice''. ''Noi - racconta ancora Marialuisa - abbiamo fatto tutto di testa nostra (ma non siamo degli eroi!) e col pericolo di ucciderla per eccessiva incoscienza. C'e' andata bene! Ma c'e' ancora tanto da fare!''. ''Ora, le recenti scoperte dell'Istituto di Torino le 'Molinette' - conclude - aiuteranno ancora queste persone, in maniera sempre piu' finalizzata e precisa. Ma dopo aver visto risorgere mia sorella da uno stato, che per i medici era irreversibile, ho capito che nella vita non si puo' dire 'questo non succedera' mai'''.(ANSA).

(ANSA) - BARI, 12 FEB - Antonio, Emanuela, Carmela, Leonardo, Angela, Pasquale: sono una piccola parte della schiera di decine di persone che in Puglia vivono lo stesso dramma di Eluana Englaro. Si chiama 'stato vegetativo persistente'; alcuni ne sono usciti dopo anni, altri hanno fatto qualche timidissimo progresso, altri ancora non hanno mostrato alcun cambiamento. E tutti vengono accuditi amorevolmente tra le mura domestiche. 'Uniti per i risvegli' e' l'associazione che riunisce le famiglie di questi ammalati. Secondo una stima fatta nel 2007 dalla delegazione di Bari dell'associazione, in Puglia ci sono 49 casi simili a quello di Eluana. Ma la cifra e' per difetto, perche' in realta' i casi sarebbero quasi il doppio. ''Si tratta per la maggior parte di giovani tra i 14 e i 27 anni - spiega il vice presidente e responsabile scientifico dell'associazione, la neuropsicologa Maria Teresa Angelillo - rimasti vittime di incidenti stradali. In molti casi le famiglie fanno tutto da sole, senza o con pochi sostegni pubblici''. Come Emanuela Lia, che oggi ha 36 anni ma vive da 15 anni a Tricase (Lecce) in stato vegetativo dopo un incidente stradale. E' assistita solo dai famigliari, che addirittura devono pagare per intero alcuni farmaci salvavita, mentre un fisioterapista si reca a casa due volte alla settimana per sedute di 20 minuti. O come Angela Giovannelli, 42 anni e da sette in stato vegetativo, vittima di un aneurisma. Angela, che vive a Valenzano (Bari), era un insegnante di sostegno per i disabili, ma da anni non ha alcun sostegno psicologico, sanitario e riabilitativo. La Asl le concede solo il fisioterapista per 45 minuti, tutto il resto lo fanno i famigliari. O ancora come Pasquale Santoro, 28 anni, di Carovigno (Brindisi), in stato vegetativo da cinque anni per un arresto cardiocircolatorio. Vive con i genitori e i fratelli, in tutto sei persone; l'unica assistenza sanitaria e' rappresentata da un fisioterapista per 45 minuti. L'associazione 'Uniti per i risvegli', che ha delegazioni anche in Sicilia e Basilicata e sta per allargarsi ad altre regioni italiane, punta a far realizzare in Puglia una struttura pubblica specializzata per questi pazienti. ''I 'Centri risvegli' - dice ancora Angelillo - sono previsti anche nel Piano regionale della Salute. Oggi ci sono famiglie pugliesi che si recano nel Centro di Innsbruck, in Austria, lo stesso in cui hanno curato Bossi. Queste famiglie anticipano anche le spese, che poi vengono rimborsate dalle Asl ma al massimo per il 70%''. Il 17 febbraio Angelillo presiedera' un riunione tecnica a Bari, presenti anche rappresentanti di due pazienti usciti dallo stato vegetativo, per elaborare un documento da consegnare al neoassessore regionale alle Politiche della salute, Tommaso Fiore, e far accelerare i tempi della nascita di un 'Centro risvegli'. Intanto sulla vicenda Englaro l'associazione ha preso posizioni nette. Lunedi' scorso, poche ore dopo la morte di Eluana, ha annunciato che il suo blog era in lutto. Ma soprattutto, sullo stesso blog, ha sottolineato che su questa vicenda ''ha vinto la disinformazione'', perche' ''nessuno ha voluto raccontare che dallo stato vegetativo si esce'' e che ''su 3.000 casi in Italia questo e' stato l'unico padre a chiedere l'eutanasia per sua figlia''.(ANSA).


pubblicato il 10 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Addio piccola nostra

OGGI QUESTO BLOG E' IN LUTTO. L'ASSOCIAZIONE DI FAMIGLIE UNITI PER I RISVEGLI ESPRIME TUTTO IL SUO DOLORE Il nostro dolore è grande e solo chi vive ciò che viviamo può comprenderlo. In questi giorni si sono scontrate tante culture, la cattolica contro l'atea(portata avanti come fosse una fede); la politica di sinistra contro la destra; chi è per la vita ad ogni costo e chi no e teme la disabilitità, la diversità; chi si rifugia dietro paraventi chiamati accanimento terapeutico parlando del solo cibo, che accanimento terapeutico non è; chi non vuole accettare le diversità del mondo, l'esistenza della sofferenza e si nasconde dietro un atteggiamento infantile che vuole uccidere ciò che è spiacevole, e chi sa riconoscere la presenza di vita anche in un fiore. La verità è che in questi giorni in Italia ciò che ha vinto è stata la disinformazione. l'unico confronto al quale abbiamo assistito è stato tra persone informate e persone disinformate, che si sono inventate definizioni lette chissà quanti secoli prima sui libri delle università!Abbiamo ucciso qualcuno perchè i più che parlavano, ed erano stati chiamati come esperti,uno Stato Vegetativo non lo avevano neanche mai visto e neanche avevano letto articoli scientifici a proposito. Mi sono stati posti vicino politici e non medici esperti, e questo mi spiace. C'è un tempo per la politica, ma c'è un tempo per la cura, e curare è anche passare attraverso i media un messaggio di speranza a chi non ha deciso di sottoporre ai giudici la vita dei propri figli. Su 3000 casi in Italia questo è stato l'unico padre a chiedere l'eutanasia per sua figlia. Solo che noi italiani superstiziosi e politicanti abbiamo seguito le scie che erroneamente, e per fare audience, i media proponevano. Questo a discapito di chi è a casa, di chi sta vivendo il dolore di un figlio in stato vegetativo e di chi in questi giorni è stato ripetutamente pugnalato da frasi e opinioni contro la vita espresse senza rispetto. Nessuno ha voluto raccontare che dallo stato vegetativo si esce, nonostante le mille testimonianze proposte... Perchè? Perchè? Stasera siamo con i nostri ammalati in replica al Graffio, 20.30 su Telenorba 8. Telebari ore 8.00


pubblicato il 07 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Risvegli

I dottori: "E' un miracolo, le nuove medicine non lo spiegano" Donlad Herbert in una foto del '95 NEW YORK - Dopo nove anni e mezzo di semi-incoscienza e mutismo, chiede della moglie e comincia a parlarle incessantemente, per 14 ore. Donald Herbert, un pompiere di New York, nel 1995, quando aveva 34 anni, aveva riportato gravi danni cerebrali durante il crollo di un tetto, in un'abitazione in preda alle fiamme. Sepolto dalle macerie, il pompiere era stato per alcuni minuti senz'aria ed era rimasto in coma per due mesi e mezzo. In seguito aveva aperto gli occhi, ma i referti clinici, fino ad oggi, lo descrivevano come cieco, muto e incosciente dell'ambiente circostante. Negli ultimi mesi, secondo i medici, su di lui era stato sperimentato un nuovo farmaco, che però non spiega del tutto il suo risveglio vispo e repentino. Fatto sta che una volta che ha ripreso a parlare, Donald non ha smesso per 14 ore, durante le quali ha chiesto notizie su tutto e tutti: figli, amici e parenti. Poi si è addormentato e ha riposato per 30 ore di fila. Uno zio racconta che Herbert ha chiesto per quanto tempo era rimasto incosciente e una volta saputa la verità ha detto: "Pensavo non fossero più di tre mesi". Ora Donald Herbert viene sottoposto a esami clinici e cure, i dottori stanno cercando di capire che cosa è successo d'improvviso nel suo cervello e parlano di un miracolo. "Quando l'ho visto ero sbalordito - racconta uno dei medici che hanno avuto in cura Herbert - non solo d'improvviso si è messo a parlare, ma lo ha fatto in modo ragionevole, facendo battute spiritose e ricordando il suo passato, capace di riconoscere tutti. L'unica cosa è che non riesce a capacitarsi di essere stato in una condizione diversa per dieci anni". Il pompiere, che oggi ha 44 anni, si è stupito dell'età dei suoi quattro figli. "Nicholas, che al momento dell'incidente del padre aveva appena compiuto 4 anni, non smette di abbracciare suo padre - racconta la moglie del miracolato - non gli sembra vero che il suo papà lo chiami per nome e gli parli". Per tutto questo tempo, infatti, Herbert era rimasto seduto su una carrozzella, in stato vegetativo, incapace di comunicare con l'esterno. Ora ci si aspettano nuovi progressi da Donald Herbert, che dopo l'exploit del risveglio ha alternato momenti di vivacità ad altri di stanchezza. I medici ritengono che comincerà a camminare, nutrirsi da solo e parlare sempre di più.

http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/es...e/pompiere.html

Si risveglia dopo 19 anni di coma e scopre che il comunismo non c’è più da Varsavia Un coma lungo 19 anni e poi, dopo un inaspettato risveglio, il comunismo non c’è più, la Polonia è un paese democratico e l’economia di mercato è in piena espansione. Se non fosse una storia vera, quella accaduta a un ferroviere polacco di 65 anni, Jan Grzebsky, sarebbe il soggetto dal quale è stato tratto il film Goodbye Lenin. Precipitato nel 1988 - quando la Polonia era ancora al di là della «cortina di ferro» - in uno stato di totale incoscienza per un trauma cranico in seguito ad un incidente di lavoro, Grzebsky era stato giudicato dai medici non guaribile. La moglie Gertruda però ha sempre creduto al suo risveglio. «È stata Gertruda che mi ha salvato, non lo dimenticherò mai» ha detto lo sconcertato ma felice Jan alla tv polacca. Ma ciò che ha davvero lasciato senza fiato il ferroviere, quando il 12 aprile si è finalmente svegliato, è stato non trovare più la Polonia del generale Jaruzelsky, del Papa Giovanni Paolo II, di Solidarnosc, degli scioperi di Danzica e del Patto di Varsavia. «Quando sono entrato in coma - ha raccontato alla stampa il ferroviere con sorprendente lucidità - negli scaffali dei negozi di Varsavia si potevano trovare solo tè e aceto, la carne era razionata e ovunque si snodavano code per la benzina», la descrizione di un paese al collasso economico oltre che in piena e irreversibile crisi politica. «Ora - ha detto ancora il redivivo ferroviere - vedo per strada persone con il cellulare e l’abbondanza di merce che trovo nei negozi mi far girare la testa». In 19 anni Grzebsky ha attraversato un tunnel buio durato il tempo di una rivoluzione incruenta, e durante il quale i suoi quattro figli si sono sposati e gli hanno regalato ben 11 nipoti. Un tunnel alla fine del quale ha trovato un mondo nuovo.

www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=182525


pubblicato il 07 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

V comandamento: non uccidere

Dalla Costituzione: Art. 10 Diritto alla vita e alla libertà personale Ognuno ha diritto alla vita. La pena di morte è vietata?

2 Ognuno ha diritto alla libertà personale, in particolare all’integrità fisica e psichica e alla libertà di movimento?

Dalla Costituzione: Art. 10 Diritto alla vita e alla libertà personale Ognuno ha diritto alla vita. La pena di morte è vietata?

3 La tortura? nonché ogni altro genere di trattamento o punizione crudele, inumano o degradante sono vietati? ma dai!!!

ROMA - Il consiglio dei ministri ha approvato, all'unanimita' ma dopo una lunga discussione, un decreto legge sulla vicenda di Eluana Englaro. Lo si apprende da fonti governative.

NAPOLITANO A BERLUSCONI, NO A DECRETO Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, della quale e' stata data lettura in Consiglio dei ministri, un nuovo diniego all'adozione di un decreto legge sul caso di Eluana Englaro. Contestualmente, a quanto si apprende da fonti governative, il capo dello Stato avrebbe sollecitato un rapido pronunciamento del Parlamento sul testamento biologico.

Basterebbe avviarsi velocemente verso il testamento biologico, ma perchè e per chi questa inutile crocifissione ?.


pubblicato il 06 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dal TGCOM

"Eluana non voleva morire" Lettera aperta di Pietro Crisafulli

La redazione di Tgcom ha ricevuto questa lettera da Pietro Crisafulli (fratello di Salvatore che nel 2005 si risvegliò dopo due anni di stato vegetativo nel quale era caduto dopo un grave incidente stradale) e ha deciso di pubblicarla integralmente:

"Le bugie del padre Beppino"

In questi giorni di passione e sofferenza, nei quali stiamo seguendo con trepidazione il "viaggio della morte" di Eluana Englaro, non posso restare in silenzio di fronte a un evento così drammatico. Era il maggio del 2005 quando per la prima volta ho conosciuto Beppino Englaro. Eravamo entrambi invitati alla trasmissione "Porta a Porta". Da quel giorno siamo rimasti in contatto ed amici, ci siamo scambiati anche i numeri di telefono, per sentirci, parlare, condividere opinioni. Nel marzo del 2006 andai in Lombardia, a casa di Englaro, in compagnia di un conoscente (la foto in alto a destra lo testimonia, ndr). Dopo l'appello a Welby da parte di Salvatore, Beppino capì che noi eravamo per la vita. Da quel momento le strade si divisero. All'epoca anch'io ero favorevole all'eutanasia. Facemmo anche diverse foto insieme, e visitai la città di Lecco. Nella circostanza Beppino Englaro mi fece diverse confidenze, tra le quali che i rappresentanti nazionali del Partito Radicali erano suoi amici. Ma soprattutto, mentre eravamo a cena in un ristorante, in una piazza di Lecco, ammise una triste e drammatica verità. Beppino Englaro si confidò a tal punto da confessarmi, in presenza di altre persone, che 'non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire'. In effetti, Beppino, nella sua lunga confessione mi disse che alla fine, si era inventato tutto perché non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni. Che non era più in grado di sopportare la sofferenza e che in tutti questi anni non aveva mai visto miglioramenti. Entro' anche nel dettaglio spiegandomi che i danni celebrali erano gravissimi e che l'unica soluzione ERA FARLA MORIRE e che proprio per il suo caso, voleva combattere fino in fondo in modo che fosse fatta una legge, proprio inerente al testamento biologico. In quella circostanza anch'io ero favorevole all'eutanasia e gli risposi che l'unica soluzione poteva essere quella di portarla all'estero per farla morire, in Italia era impossibile in quanto avevamo il Vaticano che si opponeva fermamente. Ma lui sembrava deciso, ostinato e insisteva per arrivare alla soluzione del testamento biologico, perché era convinto che con l'aiuto del partito dei Radicali ce l'avrebbe fatta. (...) Questa è pura verita'. Tutta la verita'. Sono fatti reali che ho tenuto nascosto tutti questi anni nei quali comunque io e i miei familiari, vivendo giorno dopo giorno accanto a Salvatore, abbiamo fatto un percorso interiore e spirituale. Anni in cui abbiamo perso la voce a combattere, insieme a Salvatore, a cercare di dare una speranza a chi invece vuol vivere, vuol sperare e ha diritto a un'assistenza e cure adeguate. E non ci siamo mai fermati nonostante le immense difficoltà e momenti nei quali si perde tutto, anche le speranze. E non ho mai reso pubbliche queste confidenze, anche perché dopo aver scritto personalmente a Beppino Englaro, a nome di tutta la mia famiglia, per chiedere in ginocchio di non far morire Eluana, di concedere a lei la grazia, fermare questa sua battaglia per la morte, pensavo che si fermasse, pensavo che la sua coscienza gli facesse cambiare idea. Ma invece no. Lui era troppo interessato a quella legge, a quell'epilogo drammatico. La conferma arriva, quando invece di rispondermi Beppino Englaro, rispose il Radicale Marco Cappato, offendendo il Cardinale Barragan, ma in particolare tutta la mia famiglia. Troverete tutto nel sito internet www.salvatorecrisafulli.it Noi tutti siamo senza parole e crediamo che il caso di Eluana Englaro sia l'inizio di un periodo disastroso per chi come noi, ogni giorno, combatte per la vita, per la speranza. Per poter smuovere lo stato positivamente in modo che si attivi concretamente per far vivere l'individuo, non per ucciderlo. Vorrei anche precisare che dopo quegli incontri e totalmente dal Giugno del 2006, fino a oggi, io e Beppino Englaro non ci siamo più sentiti nemmeno per telefono, nonostante ci siamo incontrati varie volte in altri programmi televisivi"

Pietro Crisafulli


pubblicato il 04 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Una Testimonianza

Sono triste anche io : amo la vita (mia e degli altri). Stavo per perderla nel 2002 se un infermiere del pronto soccorso non mi avesse "buttato" di forza nel reparto di rianimazione contro il parere del medico del pronto soccorso che aveva gia' detto ai miei familiari che non c'era nulla da fare e che potevano riportarmi a casa (Edema polmonare acuto con perdita dei sensi e con ripresa dopo circa 1 ora per merito dei rianimatori).

Amo la vita : due infarti, tre edemi polmonari, un arresto cardiaco, una grave cardiopatia dilatativa aggravata da una severa disfunzione della mitrale, in attesa di trapianto. Eppure amo la vita : lavoro ancora, giro l'Italia per le mie consulenze informatiche, vado a Lourdes (altri nelle mie condizioni si chiuderebbero in casa sotto una campana di vetro) Amo la vita : me lo hanno insegnato i miei genitori ed io lo ho insegnato ai miei figli (in particolare mia figlia si sta specializzando in anatomia patologica e si dedica gia' alla ricerca)..

Io sarei drastico : denunzia per omicidio nei confronti di quegli "pseudo medici" che faranno morire Eluana. Sto pensando di farlo io personalmete : la legge italiana prevede l'azione penale obbligatoria purche' il giudice ne venga a conoscenza ed io intendo portare a conoscenza della procura del mio paese l'omicio effettuato (anche se ad Udine). Spero che lo facciano anche altri cittadini : mi vergogno di vivere in un paese che si sta avviando verso l'eutanasia e la selezione della specie (... ma non erano gli obiettivi di Hitler?....) Giuseppe V.


pubblicato il 04 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Illuminante!

I "fatti", signori, sono più resistenti di ogni idea

La imprevedibile "tenacia" della vita di una giovane donna che, nonostante tutto e tutti, continua la sua esistenza in una Clinica di Lecco, sta portando alla luce tutta la debolezza del pensiero di chi si compiace più dell’idea che si è costruito della realtà che non della realtà stessa. Ma la realtà è "ostinata", non si piega al "preconcetto": "I fatti - diceva Norberto Bobbio - sono più resistenti di ogni idea". E il "fatto" quotidianamente più incisivo del mondo è la vita che Dio dona all’uomo. In queste ore si moltiplicano le "diatribe" circa la legittimità o inaccettabilità della decisione di toglierle l’idratazione e la nutrizione "enterale", provocandone intenzionalmente la morte. Il giudizio sulla ingiustizia o meno di questa azione resta ultimamente di pertinenza della ragione pratica e "giuridica", non delle scienze "metaboliche", "neurobiologiche" e "cliniche". Ma le prime non possono non tenere conto di come stanno le cose, di ciò che attraverso le seconde sappiamo o non conosciamo ancora di quel "microcosmo" che è il corpo e la mente dell’uomo, delle sue evidenze ed esigenze elementari. Anche di fronte al "dramma" di Eluana e delle migliaia di altre persone in "stato vegetativo", non si può dare per scontato ciò che scontato non è, e costruire distinzioni "teoriche" senza referenza alla realtà per trovare un appiglio per le proprie "tesi". Vi è chi continua a ripetere che l’idratazione e la nutrizione per via "enterale", che Eluana e altri pazienti non alimentarmente "autosufficienti" ricevono, nulla avrebbe a che vedere con l’idratazione e la nutrizione per via "orale", quella di cui noi ci serviamo per vivere. Dunque, sospendere le prime non equivarrebbe a privare un uomo o una donna di acqua e cibo. Ma è proprio l’evidenza scientifica, di cui i fautori di questa affermazione vorrebbero essere i "paladini", a mostrare il contrario. L’effetto nutrizionale e lo scopo "metabolico" delle due azioni è identico: fornire acqua, "elettroliti", glucidi, lipidi, "aminoacidi" ed altre molecole indispensabili per il mantenimento dell’"omeostasi" e, dunque, delle attività fisiologiche essenziali per la vita. La sola differenza è nella forma "chimica" dell’alimentazione: complessa e variegata quella a tavola, più semplice e qualitativamente e quantitativamente controllata quella "clinica". Se la sentenza verrà eseguita, ad Eluana non sarà strappato di mano un bicchiere né tolto il boccone dal piatto, ma sarà interrotta la periodica infusione di liquidi e "miscele nutritive" attraverso la "sonda gastrostomica". Per la realtà della sua vita e della sua morte, la differenza è "eticamente" e "giuridicamente" rilevante? Un secondo argomento esibito a giustificazione della decisione di porre fine anzitempo ai giorni dei pazienti in "stato vegetativo" è la presunta assenza di funzioni cerebrali superiori, che escluderebbe non solo la comunicazione verbale e "mimica", ma anche ogni forma di percezione del dolore, memoria, emozione o intenzionalità. Una sorta di condizione "botanica" cui maldestramente il termine "vegetativo" allude e che li collocherebbe in un "limbo" "tassonomico". Sebbene non sia possibile applicare loro dei "test psicofisiologici" diretti, è ancora una volta la "scienza sperimentale" a offrirci preziose indicazioni che non consentono di escludere, con quella "apodittica" certezza che caratterizza talune affermazioni in proposito, la presenza di una coscienza di sé, nella forma di una "consapevolezza", incomunicabile e intermittente, dell’esistere, delle relazioni "spazio-temporali" e delle sensazioni interne ed esterne, incluse quelle "nocicettive". Indicazioni come quelle di uno studio apparso su "Lancet Neurology" (Novembre 2008), che ha coinvolto, tra gli altri soggetti, quindici pazienti in "stato vegetativo" di età compresa tra i 19 e i 75 anni. Attraverso le immagini ottenute con la tecnica "PET" è stato possibile studiare la risposta di aree della "corteccia cerebrale" alla "stimolazione elettrica" (dolorosa) del "nervo mediano". Sebbene tali risposte siano inferiori al normale, gli autori belgi concludono che "l’evidenza non è sufficiente per decidere di non trattare [con 'analgesici'] condizioni potenzialmente dolorose nei pazienti" in "stato vegetativo". Ancor più significativo è lo studio di Adrian Owen e collaboratori apparso su "Science" nel 2006, nel quale gli autori britannici, con la tecnica "FMR", hanno osservato, in una paziente in "stato vegetativo", l’attivazione di "aree corticali" in risposta alla domanda di "immaginare di giocare a tennis" o di "muoversi nella sua casa". Saranno solo dei "fatti", ma – come suggerisce Shakespeare – "ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia".


pubblicato il 04 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Lettera di una madre-presidente di UPR

Scrive la nostra presidente, una donna forte che lotta per amore di suo figlio. Lo ha salvato e sono convinta che i miracoli che ha ottenuto non si fermeranno qui!

Sono la mamma di un ragazzo dichiarato in stato vegetativo da 9 non mi sono mai arresa ho lottato per la vita di mio figlio qnd nel 2005 stava morendo di fame e di sete(pesava 35 kg ed era atroce vederlo morire giorno per giorno xkè noi purtroppo abitiamo al sud dove nn c'è ancora la conoscenza di come devono exere assistite le xsone in questo stato.Io mi ritengo fortunata di aver incontrato sulla mia strada una xsona speciale ke ha salvato la vita di mio figlio facendomi conoscere un luminare ke mi ha detto ke leo nn era malato anke se era nello stato vegetativo,ma solo stava morendo di fame e di sete.Adesso Leo pesa 65 Kg e ha iniziato a scrivere anke se lentamente e mia ha scritto ke lui ama la vita e spera ke anke il papà di Eluana nn le tolga la vita.Qst è la storia di Leo.Cmq ci sn altre xsone in Puglia ke sn nello stato vegetitativo da oltre 16 anni e le loro famiglie nn si sognano neanke di farle morire di fame e di sete,anzi stanno vicino a loro cn tnt amore.Spero ke il papà di Eluana nn abbia il rimorso x tt il resto della sua vita x qll ke sta facendo ad Eluana Xkè Eluana anke è in stato vegetativo da 17 anni ed è una xsona viva e nexuno ha diritto di toglierle la vita.


pubblicato il 04 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

OMICIDIO ENGLARO

Oggi sono molto triste. iL CASO eNGLARO è DIVENTATA UN'OPINIONE SENZA INFORMAZIONE. dI COSA PARLIAMO, DI COSA PARLATE SE NESSUNO SA COS'è UN ELETTROENCEFALOGRAMMA NELLO STATO VEGETATIVO? DI COSA, SE SENTO DIRE CHE C'è MORTE CEREBRALE? TANTO ORMAI SI NEGA ANCHE L'OLOCAUSTO E TUTTI DICONO CIò CHE GLI PARE PASSANDOLA PER VERITà!

Eluana è in stato vegetativo, per cui non ha una elettroencefalogramma piatto, ma ha i normali ritmi sonno/veglia. Non assume farmaci e non è attaccata a nessuna spina!

C'è una persona che ci da una esempio di risveglio(un uomo), che si è svegliato dopo 18 anni ed ha chiesto dei nipoti. Dico questo perchè seguo questi ammalati da 11 anni,è il mio lavoro, ho assistito a tanti risvegli, ho ascoltato i loro racconti. Pensare che in puglia abbiamo un centinaio di casi, e circa 930 in tutta Italia.

Non si può condannare nessuno a morire di STENTI(soffrirà!) togliendo idratazione e alimentazione, Eluana non è attaccata a nessuna spina! Parlano in troppi ma, non sono "operatori tecnici" del coma, perchè?

La vita non è un'opinione! DR.MARIA TERESA ANGELILLO


pubblicato il 03 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Rai 1

Questa mattina il nostro Presidente Sicilia PIETRO CRISAFULLI è stato intervistato su RAI 1


pubblicato il 01 Febbraio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Campagna Censimento post comatosi

Censimento di post comatosi a domicilio.

Cerchiamo coloro che hanno parenti che hanno a loro volta vissuto l'esperienza del coma e dello stato vegetativo. Fino a che non avremo numeri certi e statistiche sugli stati vegetativi non potremo predisporre giusti interventi. Vi chiediamo di mettervi in contatto con la nostra associazione ed aiutarci ad aiutarvi.

Grazie a tutti voi!


pubblicato il 28 Gennaio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Droga, alcool,prevenzione,scuola,campagna prevenzione,

Le iniziative sono sempre tantissime! Staimo continuando a portare avanti la campagna di sensibilizzazione nelle scuole in Basilicata grazie agli amici di

Vivi la Strada.

La prevenzione è fondamentale nel nostro caso. Dopo i tour nelle scuole ho potuto notare che ancora oggi c'è una bassa percezione del rischio degli utenti della strada. Si pensa più al rischio multe che a quello che potrebbe coinvolgere la propria vita. L'uso di alcool viene guardato come divieto e non come un qualcosa che se diventa abitudine rientra nelle nevrosi, per cui richiede interventi mirati. Oggi i ragazzi bevono molto e si fa facilmante uso di droghe. Tolta la trasgressione che da adolescenti è una delle ragioni di vita, rimane la solitudine di questi ragazzi, il contenitore nel quale vogliono mostrare la loro forza, che di certo hanno in abbondanza. Ma purtroppo chi beve molto non è figo, è solo uno che si sente solo, uno che ha problemi. Il tipo tosto non ha bisogno di bere fino a farsi male, non ha bisogno di fuggire da questa realtà perchè prova a cambiarla, fa le sue lotte e dice come la pensa, non è un bimbo che deve rifugiarsi in qualcosa che lo allontani dalla realtà e lo faccia sognare, la droga è quasi un sostituto delle braccia materne e di certo non è per chi si sente duro. La droga è per chi è più sfortunato. Chi purtroppo si trova in queste condizioni non deve spaventarsi e buttar via tutto, ma cercare qualcuno con cui parlare, perchè tutti si ha diritto a vivere! Tutti!

Le mie riflessioni dopo l’incontro con Vivi la Strada e Amici del Cuore

A volte noi giovani ci facciamo spingere dalle emozioni, dalla velocità, dall’entusiasmo per l’adrenalina, ci sentiamo invincibili,invulnerabili e importanti; crediamo di saper guidare la macchina potente che ci hanno prestato i nostri genitori, oppure la moto acquistata da mamma o papà per farsi perdonare di qualcosa, senza pensare che a noi manca il loro affetto e il dialogo perché presi dal lavoro sono lontani da noi dalle prime cotte d’amore,dello studio,dell’interrogazione e così pensiamo di sapercela cavare, invece siamo ingenui con noi stessi. Ieri, dopo aver visto e ascoltato le riflessioni su quello che realmente succede sulla strada sono rimasta sbalordita devo complimentarmi con i rappresentanti dell’associazione Vivi la Strada per averci aperti “gli Occhi e il Cuore” per tutti i consigli che ci hanno dato, assolutamente importante la visione dei filmati, degli spot, un plauso a tutte le forze dell’ordine che si adoperano per “educarci” alla cultura e all’educazione stradale, un grazie a tutti gli operatori del soccorso sanitario del 118, grazie anche alla Dott. Maria Teresa Angelillo che ci ha portato la testimonianza di due ragazzi come noi usciti dal coma Piero e Antonio ( che pianto mi sono fatta a sentire la loro storia ) Grazie per tutto quello che fate per noi ragazze/i, spesso è vero, non ascoltiamo i vostri consigli oltre a quelli dei nostri genitori e dei Professori, ancora grazie vi chiedo di tornare e di darci altri consigli, Ora capisco quanta è bella la vita! Grazie un abbraccio fortissimo a tutti Voi dell’organizzazione di “VIVI LA STRADA di Putignano e AMICI per IL CUORE di Grassano.

Ripeto: le immagini mi hanno fatto pensare a quanto siamo inconsapevoli dei nostri gesti e poco attenti dei nostri movimenti. DOBBIAMO IMPARARE AD ESSERE PIU’ RESPONSABILI!!!!!

Una studentessa Firmo con il Cuore, GRAZIE


pubblicato il 24 Gennaio 2009

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Giornata dei risvegli

GIORNATA DEI RISVEGLI “COMA A SUD”

III CIRCOSCRIZIONE POGGIOFRANCO BARI SALA CONSILIARE


pubblicato il 13 Gennaio 2009